ANTICHI VIGNETI
IL TERRITORIO
Il progetto dell’azienda Bentu Luna si sviluppa nel centro geografico della Sardegna, tra il Mandrolisai e il Barigadu, provincia di Oristano e Nuoro. La cantina è stata costruita a Neoneli, provincia di Oristano.
Il paesaggio policolturale del Mandrolisai è uno dei quattordici in Italia iscritti al Registro nazionale dei Paesaggi rurali d’interesse storico, l’unico della regione, in virtù del fatto che negli ultimi 200 anni la destinazione del suolo è rimasta invariata. Il valore intrinseco di questo ancestrale e pulsante cuore di Sardegna è il terroir, inteso come intersezione tra microclima, qualità del suolo e lavoro dell’uomo.
I vigneti si trovano su un altipiano che va dai 350 ai 700 m s.l.m, il cui terreno si presenta con una composizione antica e variegata, tra il granitico e il sabbioso. Sul lato sud-est le vigne sono protette dalle montagne mentre a ovest sono esposte ai benefici influssi del mare. Ciò garantisce la costante presenza di venti miti, con temperature medie che si attestano tra i 9° e i 10° invernali senza superare 30° in estate.
NEONELI SI POTREBBE DEFINIRE
L'ATLANTIDE DELLA VITICOLTURA
La cantina
La sede produttiva è stata pensata e costruita in un’ottica di praticità e sobrietà. La struttura è semplice ma progettata affinché, da ogni punto in cui ci si trovi, vista e olfatto non siano ostacolati nel monitoraggio delle fasi di lavorazione. L’edificio si inserisce rispettosamente nel contesto naturale e urbano, con soluzioni sostenibili e a minimo impatto ambientale e sociale.
Gli architetti dello studio Magaze hanno messo a punto un disegno che richiamasse le costruzioni cantiniere dei secoli passati nel territorio del Mediterraneo, per tendere un fil rouge coerente, in termini di ideali ed estetica, con l’identità di Bentu Luna. L’accorpamento degli edifici dà origine a corti dove svolgere le attività in esterno, preziose in un clima mite come questo. I sassi di trachite tipici del luogo caratterizzano i corpi principali deputati al lavoro produttivo, mentre l’edificio destinato a uffici e accoglienza è più leggero, costruito in legno e vetro. I recinti in sasso si confondono con il paesaggio circostante lasciando le visuali aperte e permeabili ai pascoli limitrofi.
Nel segno del totale rispetto per l’ambiente, in termini di risparmio energetico, gli architetti hanno studiato l’orientamento del sole e collocato le finestre solo in alcuni lati. Inoltre è stata prevista la coltivazione di gramigna sul tetto e l’impiego del sughero a scopo isolante. Per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche, le acque reflue vengono depurate e usate in agricoltura.