DEI VINI UNICI
OTTENUTI
DA ANTICHI VITIGNI SARDI

IL PROGETTO

UNA CULTURA MILLENARIA
FONDATA SULL'AMORE PER LA TERRA

L'UNICO PROGETTO IN ITALIA A BASARSI TOTALMENTE SU ANTICHI VIGNETI CHE VANNO DA 35 FINO AI 120 ANNI DI ETÀ

Bentu Luna pone al centro l’uomo e la sua capacità di interpretare la natura secondo creatività e scienza. Un approccio umanistico che non può prescindere da un profondo rispetto per la natura, gli abitanti e la storia del luogo.

NEL CUORE
DELLA
SARDEGNA

Il progetto dell’azienda Bentu Luna si sviluppa nel centro geografico della Sardegna, tra il Mandrolisai e il Barigadu, provincia di Oristano e Nuoro. La cantina è stata costruita a Neoneli, provincia di Oristano.

Il paesaggio policolturale del Mandrolisai è uno dei quattordici in Italia iscritti al Registro nazionale dei Paesaggi rurali d’interesse storico, l’unico della regione, in virtù del fatto che negli ultimi 200 anni la destinazione del suolo è rimasta invariata. Il valore intrinseco di questo ancestrale e pulsante cuore di Sardegna è il terroir, inteso come intersezione tra microclima, qualità del suolo e lavoro dell’uomo.

Neoneli Meana Sardo

SOSTENIBILI DALLA
RACCOLTA ALLA
PRODUZIONE

Bentu Luna pone al centro l’uomo e la sua capacità di interpretare la natura secondo creatività e scienza. Un approccio umanistico che non può prescindere da un profondo rispetto per la natura, gli abitanti e la storia del luogo. Il progetto ha preso avvio dopo un lungo tavolo di confronto coi contadini e gli abitanti di Neoneli, in primis allo scopo di salvare un patrimonio viticolo unico in Italia e nel mondo

I NOSTRI VINI

La valorizzazione delle uve ottenute da queste vecchie vigne passa attraverso l’infusione goccia a goccia del loro succo per trasformarlo in vino rispettandone la natura originale.

Perciò la vinificazione viene fatta a chicchi o grappoli interi per tutti vini, con una fermentazione spontanea prodotta da lieviti indigeni. Il vino ottenuto non viene poi “accomodato” con prodotti enologici, filtrato o modificato.

Le materie a contatto con il vino sono “calde”: cemento, legno, terracotta; e nel caso del legno non devono essere invasive, prevaricanti, ma essere presenti solo in funzione della crescita naturale di questi vini.

Queste scelte hanno portato a dei vini che nella loro diversità esprimono il territorio in maniera sincera, sia nel riprodurre organoletticamente i gusti e gli aromi del mediterraneo sia nel riproporre dei vini tradizionalmente prodotti qui da secoli. Il risultato è al di fuori degli schemi conosciuti per la Sardegna: sono tutti vini molto eleganti, con grande piacevolezza di beva, poca rilevanza dell’alcool al gusto, agili ma anche con una grandissima profondità e persistenza.

Una nuova espressione del mediterraneo che prende origine dagli albori della viticoltura e che attraverso la conoscenza pratica si trasforma in un racconto denso, attuale e fruibile di un territorio così ricco.

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